Immaginate una città in fermento: le strade acciottolate, le facciate neoclassiche appena imbiancate, il profumo delle filande nell’aria. Un luogo dove l’eleganza borghese si intrecciava con il rumore dei telai. Ora provate a guardarla con gli occhi di chi la visse davvero: imprenditori, benefattrici, insegnanti, musicisti… Uomini e donne che, tra un investimento in seta e una donazione all’asilo, decisero anche di comprare un palco al Teatro Municipale. Perché in quella Vigevano lì, il teatro non era solo spettacolo: era status, era appartenenza, era la vita stessa. Seguite questo itinerario e lasciatevi guidare dalle loro voci: piccole grandi storie che, tappa dopo tappa, vi riporteranno nel cuore di un Ottocento vivo, ambizioso, sorprendentemente vicino.
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Com’era Vigevano alla fine dell’Ottocento?
Immaginate una città in fermento: le strade acciottolate, le facciate neoclassiche appena imbiancate, il profumo delle filande nell’aria. Un luogo dove l’eleganza borghese si intrecciava con il rumore dei telai. Ora provate a guardarla con gli occhi di chi la visse davvero: imprenditori, benefattrici, insegnanti, musicisti…
Uomini e donne che, tra un investimento in seta e una donazione all’asilo, decisero anche di comprare un palco al Teatro Municipale. Perché in quella Vigevano lì, il teatro non era solo spettacolo: era status, era appartenenza, era la vita stessa.
Seguite questo itinerario e lasciatevi guidare dalle loro voci: piccole grandi storie che, tappa dopo tappa, vi riporteranno nel cuore di un Ottocento vivo, ambizioso, sorprendentemente vicino.
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